Dal FattoQuotidiano.it di Alex Corlazzoli Nelle scorse settimane mi è capitato di visitare una scuola secondaria di secondo grado svizzera. Un’esperienza sconvolgente. Intanto ad accompagnarmi nel tardo pomeriggio di un giorno festivo è stata una professoressa perché lì tutti i docenti possono entrare a qualsiasi ora del giorno e della notte : con una chiave elettronica l’amica docente ha aperto ogni porta, da quella d’ingresso a quella del laboratorio d’arte a quella della mensa. La prima tappa è stata l’aula insegnanti : un’accogliente stanza con divani, poltrone, quotidiani, riviste, una bacheca con gli appuntamenti culturali della città e della scuola, un angolo cottura e una scrivania con tanto di personal computer per ogni professore. “Prepariamo qui le nostre lezioni. Questo è un luogo dove possiamo studiare, formarci, scambiarci materiale e informazioni”, mi ha spiegato la collega elvetica. Per loro c’è anche una mensa gestita insieme a quella dei ragazz